Anticamente l’uomo è stato definito dal popolo cinese come un’antenna tra cielo e terra, in grado di emettere e ricevere vibrazioni elettromagnetiche in tutte le direzioni e in costante interazione con l’universo che lo circonda.
Sulla base di questo principio è facile comprendere come ogni elemento naturale – uomo, animali e piante – si sia sviluppato in relazione alle influenze ambientali del contesto dovute alle diverse caratteristiche dei luoghi.
In tutto questo si inserisce la geobiologia. Ma cos’è e costa studia?
La geobiologia studia le influenze magnetiche, telluriche, cosmiche, elettromagnetiche, responsabili di alterazioni al fine di evitarle per aiutare ciascuno di noi a vivere sano e a lungo.
Riunisce quindi tutte le conoscenze più profonde sulla relazione tra tutto ciò che è vivente e le differenti energie e vibrazioni che compongono la vita sulla terra.
Per rilevare queste emanazioni invisibili, l’esperto in geobiologia utilizza come primo strumento il proprio corpo come ricevitore dei segnali presenti nel contesto, l’altro strumento sono le bacchette a “L” o bacchette da rabdomante.
Nonostante la geobiologia fosse già conosciuta e praticata ai tempi degli antichi Etruschi e Romani, fu portata alla luce nel secolo scorso grazie agli studi del medico Ernst Hartmann, che nel 1964 pubblicò il libro Krankheit als Standortproblem, che tradotto recita Malattia come problema legato al luogo.
Hartmann è stato lo scopritore dell’omonima griglia energetica che ricopre la superficie terrestre creando, nei punti di incrocio, nodi chiamati anche zone geopatogene.